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Edificato tra il XVI e il XVII secolo dalla nobile famiglia Frisciotti de’ Pellicani, il maestoso palazzo civitanovese, eretto nell’allora contrada S. Angelo, poco distante dalla piazza principale, comprendeva annessi il giardino interno, l’approvvigionamento dell’acqua potabile e le scuderie. La dimora gentilizia, che rimase di proprietà dei Frisciotti De’ Pellicani fino alla seconda metà dell’Ottocento, passa in eredità a un ramo laterale della casata, che succedendosi a tutt’oggi lo possiede. Il palazzo presenta la facciata principale realizzata in laterizio, percorsa orizzontalmente da tre fasce sporgenti di marcapiano e tre ordini di semplici finestre rettangolari. Al centro de prospetto il portale concepito in stile tardo manierista, è decorato da un bugnato costruito con conci in pietra scanalata di diversa lunghezza, che sono intervallati tra loro e posti a corona. La chiave di volta dell’arco a tutto sesto è decorata con lo stemma gentilizio della casata scolpito su pietra a bassorilievo. Lo scudo patrizio, sormontato da una rosa stilizzata e dal volto di un fanciullo, raffigura un cane che insegue un pellicano. Una targa posta nel corridoio d’ingresso del palazzo ricorda la visita del re Vittorio Emanuele II, il 10 ottobre del 1860.