Cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie": l’utente accetta di memorizzare tutti i cookie sul suo dispositivo.
Cliccando su "Impostazioni cookie": l’utente sceglie le tipologie di cookie che saranno memorizzate nel suo dispositivo.
Dell’antica dimora dei duchi Sforza Cesarini edificata nel XVI secolo, rimangono solo delle testimonianze. Il tempo, annose vicende burocratiche e i danni provocati dagli eventi sismici degli ultimi anni, hanno lasciato notevoli ferite a tutto il complesso architettonico. Il palazzo realizzato in laterizio, in tempi recenti, è stato trasformato in condominio privato e riadattato a questo uso. Il fabbricato è prospiciente a piazza della Libertà, una volta piazza Ducale, il lato sinistro costeggia l’antica strada di S. Angelo, oggi corso Annibal Caro. Sulla piazza principale della Città Alta si apre l’ingresso dell’edificio che è ornato da un portale rinascimentale caratterizzato da lesene doriche e un alto fastigio classicheggiante. Posta ad angolo, sul lato sinistro della facciata, sopra lo sperone angolare, è visibile una decorazione romanica di rimpiego scolpita su pietra con figure zoomorfe e motivi vegetali. All’interno, nell’area del piano nobile, sono presenti affreschi attribuiti al pittore rinascimentale Pellegrino Tibaldi.