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Nel 1867 l’antico Palazzo Priorale viene demolito e al suo posto costruita la nuova sede municipale su progetto dell’ingegner Guglielmo Prosperi di Macerata e realizzata da Francesco e Tommaso Basili di Porto San Giorgio. L’edificio si presenta su tre piani, rivolti verso la piazza principale della Città: il piano terra è caratterizzato da un ampio loggiato dove si trovano affisse diverse targhe commemorative tra cui quella dove viene proposto il sonetto che il letterato rinascimentale Annibal Caro (Civitanova 1507-Roma 1566) dedica alla sua patria. Al centro del loggiato si apre l’ingresso al palazzo ornato da un sobrio portale in pietra che termina con un arco a tutto sesto. Nell’atrio si trova affissa l’epigrafe romana l'epigrafe, rinvenuta presso le mura orientali del borgo medievale, con inciso Cluentensis Vicus, l’antico nome della Città Alta. Un’ampia scalinata a doppia rampa permette l’accesso al primo piano dove di può ammirare la sala consiliare dipinta a fine Ottocento dal pittore Ulisse Ribustini (Civitanova Marche 1852 – Perugia 1944). Il Ribustini raffigura sulle pareti e sul soffitto dell’ampia stanza, alcune storie dell’Eneide virgiliana, in onore di Annibal Caro, che la tradusse dal latino in italiano, e i ritratti di illustri e nobili cittadini civitanovesi.