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Il palazzo civitanovese, ereditato nel 1723 dai conti Conti, aristocratici terrieri originari della cittadina maceratese di Fiastra, è da prima la residenza estiva della famiglia che poi vi si trasferisce stabilmente, fino al 1885, per curare la gestione delle loro proprietà terriere. I conti Conti lasciano Civitanova Alta per spostare la loro residenza su una collina poco distante dove hanno fatto costruire un complesso residenziale che comprende la palazzina liberty S. Michele, progettata dall’architetto milanese Paolo Sironi nel 1910, la villa patronale, la chiesa in stile neogotico e un ricco giardino con galoppatoio. Il grande palazzo civitanovese, con cortile e giardino, sorge nel cuore del borgo antico, lungo via S. Angelo, oggi corso Annibal Caro. Lo stabile, venduto nei primi del Novecento, ha subito nel tempo delle modifiche interne per adattarlo alle nuove esigenze abitative, ma conserva inalterato il portale originale realizzato in stile manierista dove risalta il bugnato fortemente rilevato con conci in pietra di varia lunghezza intervallati tra loro. In cima all’arco a tutto sesto la chiave di volta è guarnita da uno scudo gentilizio privo di insegne araldiche.