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Nel 1474 nel vicolo della Luna, rinominato vicolo degli Ebrei, sul lato nord della Città Alta, prospiciente l’antica via Fiorenzuola, viene creata un’ara destinata ad accogliere una ristretta comunità ebraica e le loro botteghe. In tutte le Marche, anche nei piccoli centri, in quel periodo storico c’è la presenza degli ebrei provenienti in maggioranza da Roma, ma anche da Ancona, Pesaro e da Fano, città dove le comunità ebraiche figurano fiorenti già nel 1214. Gli ebrei a Civitanova Alta conducono una vita relativamente integrata con la popolazione locale, aprono le loro attività artigianali, i negozi e i banchi per il prestito di denaro, pratica proibita ai cristiani. Le Marche non sono risparmiate dalle repressioni e persecuzioni del popolo giudaico, né Civitanova Alta ne rimane estranea. Oggi a ricordare il piccolo quartiere destinato agli ebrei civitanovesi, restano due archi che anticamente sostenevano le porte del ghetto.